Il trauma psicologico da trasloco non è un problema passeggero o un inconveniente momentaneo. Non è neanche un disturbo immaginario che passa con un semplice periodo di riposo da osservare dopo la fatica estrema del passaggio da una casa all’altra. Questo fenomeno critico può verificarsi quando si cambia casa o si trasferisce in un nuovo luogo e può colpire persone di tutte le età.
Il trauma psicologico da trasloco è un problema a tutti gli effetti che rischia di rovinare quello che per molti è un passaggio felice. O che dovrebbe essere tale perché il trasloco spesso si accompagna a un miglioramento sostanziale delle proprie condizioni di vita.
Lasciamo una casa piccola per raggiungere una dimora più accogliente. E spesso lo facciamo perché c’è un lieto evento alle porte. Non sempre è così, in alcuni casi si trasloca per necessità lavorative e in altri ancora c’è un vero e proprio dramma da affrontare: quello dell’abbandono di un luogo felice. Ecco perché il trauma psicologico da trasloco non può e non deve essere affrontato con superficialità.
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Cos’è il trauma psicologico da trasloco?
Con questo termine intendiamo una condizione di sofferenza emotiva rispetto all’evento traumatico noto come trasloco. Che per molti è solo un passo come un altro, per altri invece assume un significato completamente differente. Tanto da essere definito come una vera e propria sindrome riconosciuta dal punto di vista medico. Non a caso ne parla anche il sito web scientifico Pubmed.
Possiamo quindi definire il trauma da trasloco come un life-event problematico che porta preoccupazione, disagio e sofferenza a chi non riesce a elaborare il passaggio da un’abitazione all’altra. Con conseguenze differenti in base al soggetto interessato.
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Le cause del trauma psicologico da trasloco
Chiaramente il nodo intorno al quale ruota il disagio e la preoccupazione è l’abbandono di un luogo fisico che è anche custode di ricordi. O addirittura simbolo di momenti o persone specifiche. In sintesi, non si vuole lasciare la casa di appartenenza alla quale si è legati. Perché magari rappresenta un punto fermo per i ricordi dell’infanzia oppure in quello spazio è stato teatro di momenti felici.
Le cause del trauma psicologico da trasloco sono legate, sostanzialmente, al momento del distacco. Il trasferimento rappresenta una rottura significativa nella routine quotidiana e può scatenare sentimenti di perdita, paura e disorientamento. Anche quando il trasferimento è volontario e positivo, il cervello può percepire il cambiamento come una minaccia, attivando risposte complesse.
Quando si scatena questo disturbo emotivo?
A volte emerge con la fase di decluttering, o magari quando si imballano i vestiti da spedire. In altri casi tutto nasce nel momento in cui si varca la soglia o addirittura quando si inizia a pensare al possibile trasferimento per lasciare la vecchia abitazione. Con i suoi ricordi.
In molti casi, invece, si affrontano ferite e lutti che riaffiorano. In questo modo il trasloco abbandona la sua valenza squisitamente pratica (portare le scatole da un punto all’altro della città) e diventa simbolo di un processo traumatico, doloroso. E con diversi effetti psicosomatici. Ad esempio? Cosa dimostra l’individuo che viene colpito da una sindrome con trauma psicologico da trasloco?
Sintomi del trauma psicologico da trasloco
Affrontare un trasloco fai da te può far emergere con prepotenza i sintomi di questa condizione. Quali sono i segnali che possono annunciare una fase critica della situazione di sofferenza? In questi casi possiamo dare spazio al già citato articolo di Pubmed.
Relocation stress syndrome is a nursing diagnosis characterized by symptoms such as anxiety, confusion, hopelessness, and loneliness.
Il trauma psicologico, con relativa sindrome con stress da trasloco, è una diagnosi caratterizzata da sintomi come confusione, disperazione e solitudine. Non si riesce a trovare conforto nella nuova casa. All’inizio si pensa a una condizione passeggera ma poi, dopo aver preso pienamente possesso delle quattro mura, si scopre che nulla è più come prima. Questi sono i sintomi fondamentali:
- Preoccupazione eccessiva.
- Disturbi del sonno.
- Difficoltà di concentrazione.
- Nostalgia intensa.
- Smarrimento o confusione.
- Irritabilità o sbalzi d’umore.
- Mal di testa o tensione muscolare.
La gravità del trauma dipende da vari elementi: la distanza del trasferimento, se è volontario o forzato, l’età della persona, il supporto sociale disponibile, e quanto significativo fosse il legame emotivo con il luogo precedente.
Come aiutare se stessi a traslocare bene
Bisogna ragionare su alcuni punti che possono fare la differenza. In primo luogo è utile anticipare gli imprevisti di un trasloco e rendere tutto più semplice possibile. Poi è utile prendere confidenza con l’evento e iniziare a visitare la nuova casa con costanza: dedicati tempo e non sottovalutare il lavoro da fare prima, anche con mesi di anticipo. Specialmente se si trasloca con bambini.
Altro aspetto fondamentale che ti aiuterà ad affrontare e prevenire il trauma psicologico da trasloco: fai i conti con i tuoi ricordi, anticipa le operazioni di organizzazione degli scatoloni da trasporto e prenditi spazio per portare nella nuova casa ciò che ti lega al passato. Ovviamente se vuoi e ne hai esigenza. Non devi buttare tutto quando cambi casa, ritrova i tuoi ricordi negli oggetti e negli arredi
Come puoi ben immaginare, il trasloco è solo la punta dell’iceberg di un processo che chiama in causa ricordi e aspetti profondi della psiche. Questo significa che bisogna risolvere dei nodi che in realtà hanno un legame solo superficiale con l’azione pratica.
Traumi da trasloco nei bambini e anziani
I più piccoli possono essere particolarmente vulnerabili e non è difficile che manifestino regressioni comportamentali, difficoltà scolastiche o problemi di adattamento sociale. Lo stesso vale quando si trasloca con gli anziani: il trauma da trasloco per le persone avanti con gli anni è un fenomeno particolarmente complesso e delicato, spesso sottovalutato ma che può avere conseguenze.
Il trauma può manifestarsi attraverso sintomi marcati, con perdita di interesse per attività precedentemente piacevoli e isolamento sociale. Si possono verificare confusione mentale e disorientamento, particolarmente evidenti nelle prime settimane. In queste circostanze non bisogna ignorare i segnali e rivolgersi subito a specialisti, sia per gli anziani che per i più piccoli.
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Uno aiuto extra per evitare traumi da trasloco
Può essere utile avere al proprio fianco un’azienda capace di aiutare una famiglia a traslocare in poco tempo, con professionalità e discrezione. Senza inutili perdite di risorse e con il massimo rispetto delle esigenze di chi sta affrontando questo passaggio.
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